MONTECERBOLI

La Pieve di Morba
Cenni storici

 

Attestata in un documento del 971, la Pieve di Morba era una chiesa antichissima e una delle più importanti della Diocesi volterrana tanto da essere a capo del sesto di Montagna della Diocesi. Il suo nome deriva da “Ad morba pellendi”, dove si scacciano le malattie. Dalla Pieve dipendeva infatti il Bagno a Morba, luogo termale frequentato fin dall'antichità che ebbe poi grande rinomanza quando Lorenzo dei Medici e la sua famiglia lo scelsero come Bagno personale per le sue grandi qualità curative.

La Pieve di Morba fu ricchissima e da qui vengono le grandi opere d'arte custodite nella nuova chiesa di Montecerboli, la Madonna delle Grazie e il grande Crocifisso.

La chiesa, secondo antichi documenti, era a pianta basilicale ed a croce latina come si può vedere ancora oggi e al suo interno rimangono tuttora colonne e capitelli.

Dell'antica struttura rimane purtroppo solo la parte posteriore con il grande abside con finestrelle e decorazioni.

Nel 1400 cominciò il declino della grande Pieve e nel 1460, a causa delle calamità che avevano portato distruzioni e spopolamento, il Vescovo di Volterra G.Neroni ne trasferì tutti i titoli alla Chiesa di San Cerbone a Montecerboli.