LARDERELLO

Le origini
Cenni storici sul primo insediamento

 

Il villaggio di Larderello è stato costruito e sviluppato in una area interessata da fenomeni di origine vulcanica,in un contesto naturale che le antiche credenze delle popolazioni locali descrivevano come “infernali”.

La fuoriuscita di vapore endogeno dal terreno era considerata dagli abitanti come l'anticamera dell'inferno,da qui il nome di “Valle del Diavolo” e forse per questo motivo tutto attorno, sin dal medioevo, sorsero monasteri dedicati a San Michele, la cui immagine rappresenta il Santo che trafigge il demonio con la spada.

Lo sfruttamento di queste acque boriche iniziò con Francesco De Larderel, che riuscì per primo a domare le forze endogene e portare, grazie al lavoro, benessere alle comunità  locali.

Entrando in Larderello provenendo da Montecerboli si percorre il ponte sul fiume Possera che venne iniziato nel 1854 su progetto dell'Ing.Fantozzi.

Inaugurato nel 1858 è stato più volte danneggiato e ricostruito definitivamente nel dopoguerra.

Il Palazzo De Larderel che domina l'ingresso dello stabilimento ENEL, era la residenza del fondatore Francesco De Larderel, il cui busto assieme a quello della moglie Paolina Morand è visibile di fronte al palazzo e attualmente ospita il Museo della Geotermia.

Il visitatore, uscendo dal Museo si trova davanti Piazza Leopolda, così chiamata in onore del Granduca Leopoldo II, che rappresentava il centro del villaggio industriale e della vita quotidiana delle persone che contribuirono a trasformare questa area depressa in un centro di benessere e ricchezza.

Attorno  piazza Leopolda possiamo vedere la chiesa della  Madonna di Montenero, la vecchia caserma dei carabinieri e la torretta di guardia degli stabilimenti entrambe del XIX sec.
La  chiesa  risale al 1856 ed è comunemente chiamata dagli abitanti del paese “la chiesa dello stabilimento”.
Purtroppo non è visitabile, ma al suo interno si segnalano due notevoli esempi dello stile eclettico della scuola francese di fine '800: l'altare e il pulpito in ghisa provenienti dalla fonderia Lanfrey & C. Band di Lione.


Il poco che rimane dell'originale nucleo abitativo del villaggio industriale di Larderello si trova dietro al Palazzo De Larderel.