MONTEGEMOLI
Il Casalino |
Questa denominazione molto diffusa nei paesi toscani, indica strutture abitative popolari dove alloggiavano numerose famiglie, spesso in spazi molto ristretti; così è stato per Montegemoli, e tale nome è stato trasferito anche alla Piazzetta antistante il castello, unica piazza di questo piccolo borgo.
Leonardo da Vinci in un disegno della Val di Cecina rappresenta Montegemoli con tre torri, una esistente, della seconda è rimasta la base semicircolare che funge da terrazza alla piazzetta della chiesa, ma della terza non sono rimaste tracce. Decaduta l’importanza di Montegemoli per la distruzione delle saline da parte degli Aragonesi (metà del 1400) Montegemoli attraversò anni bui dei quali sono scarse le notizie. La ripresa avviene a partire dalla fine del 1700, quando Montegemoli entra a far parte della comunità di Pomarance. |
Mentre i locali del castello verso nord e verso sud furono adibiti ad abitazioni a partire dalla fine del 1800, il primo piano della parte centrale che si apre sulla piazzetta, è stato per lunghi anni destinato a deposito del grano. Alcuni saloni del piano terra sono attualmente utilizzati dall’Associazione Turistica Pro Montegemoli come spazi espositivi per mostre ed eventi culturali cosicché la piazzetta diventa un palcoscenico all’aperto. All’interno di queste stanze è stato rinvenuto un affresco rappresentante la Madonna con Bambino e Santa Barbara, patrona delle polveriere, che tiene la mano destra sul castello di Montegemoli, in segno di protezione. L’opera, di autore ignoto, ma risalente al secolo XIV è ora conservata dai conti d’Albertis, proprietari di gran parte del paese.
Sulla facciata è ben visibile lo stemma di questa Famiglia, di origine genovese, allevatori ed armatori.