MONTECERBOLI

Bagno di San Michele ed Eremo di "San Michele delle Formiche"
Cenni storici

 

Sul poggio di Spartacciano sorgeva sin dall'antichità una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo e qui, nel 1377, il Pievano di Morba fece costruire un convento affidandolo ai Padri Celestini Visdomini di Firenze.
In questo luogo nacque e si sviluppò un importante centro spirituale affrontando per circa un secolo le gravissime situazioni politiche che sconvolsero questo territorio, culminate nella distruzione delle milizie napoletane di Alfonso di Aragona in guerra contro Firenze.

Il convento gestiva anche uno spedale servendosi delle acque termali e curative del sottostante Bagno, da sempre tenute in grande considerazione per le cure delle artriti e della pelle come la rogna e la lebbra.


Il convento nacque in una area particolarmente ricca dove si svolgevano due importanti fiere in occasione dei festeggiamenti di san Michele, l'8 maggio e il 29 settembre.

Una leggenda narra che proprio il 29 settembre le campane della chiesa si riempissero di formiche alate; è da questo evento che gli venne attribuito il nome di “San Michele delle Formiche”.

Un'altra leggenda racconta che quando il Monastero andò in rovina, una delle campane rotolò giù per il pendio e cadde nel torrente formando nella roccia una grande e profonda vasca nel cui fondale essa scomparve; questo luogo è il cosiddetto “Pozzo della Campana”.